giovedì 12 novembre 2009

Il Pulciaro - Satira e censura

Ci risiamo.
La satira finisce ancora al centro della polemica politica, sollevando le ire del centro destra e la solidarietà del centrosinistra. Stavolta tutto nasce da un libro di fumetti sul ministro della Gioventù Giorgia Meloni, a cura del disegnatore Alessio Spataro intitolato "La ministronza", che da una serie di vignette sul blog dell'autore.

Alcune reazioni...
Stefania Prestigiacomo del Pdl: "Superati i limiti".
Mara Carfagna del Pdl: "Ennesimo imbarbarimento dello scontro".
Paola Concia del Pd: "Il libro di fumetti sulla Meloni mi sembra un'operazione molto misogina".
Rosy Bindi, presidente del Pd: "Al ministro Meloni va la mia solidarietà di donna e di vicepresidente della Camera. La satira diverte, morde e può anche far male. Ma in questo caso si tratta solo di volgare maschilismo che offende tutte le donne".

10 commenti:

L And L Staff ha detto...

Non ho mai letto le vignette di questo libro, quindi dovrò comprarlo per giudicare...

Ma le ministre che parlano di maschilismo lo hanno forse letto?

Ciao! :)
Manuel

Moerandia ha detto...

Il mio commento tirerebbe in ballo personaggi esteri, allora riporto l'indirizzo di un articolo in merito: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=718&ID_sezione=56&sezione=:
Saluto.

Moerandia ha detto...

Il mio commento tirerebbe in ballo personaggi esteri, allora riporto l'indirizzo di un articolo in merito: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=718&ID_sezione=56&sezione=:
Saluto.

Baldo ha detto...

Qui non si tratta di destra o di sinistra.
Si tratta di gusti personali.
Per me (ripeto… PER ME) vagine puzzolenti, peti in piscina, cacca e piscia in ogni dove, non è satira, ma sono solo volgarità gratuite e anche male assortite.
Ma così come lui è libero di pubblicarlo, io sono libero di NON COMPARLO (o non leggerlo, quando pubblicava le sue vignette gratuitamente sul suo blog).
Più liberi di così, si muore. Quindi… dove sta la polemica?

X LL
Non c’è bisogno di comprarlo. Puoi leggertelo gratuitamente su… http://giorgiamecojoni.blogspot.com
Le vignette sono le stesse del libro, anche se non so se adesso le ha tolte dal blog visto che c’ha il libro in giro e visto soprattutto che io non frequento quel blog dato che non mi piace quel tipo di ”satira”. ;-)

Absinto ha detto...

Beh io sono innamorato della satira di Luttazzi, quindi non vedo niente di male in questa.

p.s. Commento maschilista: "Usti che MELONI!"

Pulci ha detto...

@ L and L
Mah? Voglio sperare che l'abbiano almeno letto. Comunque, come dice Baldo, c'è il blog dell'autore con le vignette, non so se sono tutte, incriminate.

@ Moer
Quell'articolo, a mio modesto avviso, è fuori tema. Come molti dei commenti politici a difesa della Meloni. Si può discutere sul diritto di satira, sul cattivo gusto, ma non si può tirare in ballo la misoginia o il maschilismo. E' normale che la satira sbeffeggi il potente di turno non solo per quello che fa, ma anche per la sua personalità, compresa la sua fisicità. Se ti chiami Fassino è molto probabile che sarai bersagliato anche per la tua magrezza eccessiva, ma questo non vuol dire che l'autore dello sbeffeggiamento odii tutte le persone sottopeso. Tutto qui.

@ Baldo
Condivido. Siamo sulla stessa linea, puzzolente che non sei altro. ;)

@ Absinto
Eheheh...

Moerandia ha detto...

L'esempio di Fassino è sbagliato. Ricordo bene vari sinistrorsi scandalizzarsi perchè il Bagaglino lo rappresentava con poche energie, ma quelle erano rappresentazioni persino affettuose. Un pò meno affettuoso Forattini che lo dipingeva come uno scheletro, ma anche lì si rimaneva entro certi limiti.
L'articolo invece è molto in tema, anzi è fin troppo buono.
Qui invece non siamo entro certi limiti, non siamo nemmeno nel campo della satira. Ho dato una occhiata a quel blog ed ho visto un insieme delirante di insulti che mi richiama alla mente quanto si legge sui muri delle università e dei gabinetti. Ora, se si usa la scusa della satira come pretesto per vedere sin dove si possono fare i propri comodi, ritengo che sarebbe giusto ristabilire la civile convivenza con atti d'imperio. Siccome il mondo è di tutti ci sono dei limiti di educazione, rispetto, buon gusto e via dicendo che servono a tutelare la libertà e la dignità di tutti. La satira dovrebbe essere su questo stesso piano, non servire per attacchi mascherati (neanche tanto).
Da notare che si ripetono un pò negli attacchi: Luttazzi (adorato dai sinistrorsi di cui sopra, avranno comprato persino il suo libro di ricette) fece uno spettacolo a Genova che è meglio se non cito, ma che fece muovere le autorità; ora, quando quel tipo tira in ballo la necrofilia capisco che certe (...) di testi le utilizzano indistintamente contro qualunque persona, chiunque sia, altro che satira su qualcosa.

Pulci ha detto...

@ Moer
L'esempio di Fassino è giusto, almeno per quello che voglio dire io.
Ribadisco. La satira prevede che il potente di turno venga sbeffeggiato a tutto tondo, comprese le sue peculiarità fisiche, estremizzando e, all'occorrenza, anche inventando. Non puoi pretendere che la satira sia politicamente corretta, sarebbe una contraddizione in termini. La satira è l’unico strumento del popolo per deridere il potente, soprattutto con l’informazione che circola di questi tempi. Ad oggi, per fortuna, è così, almeno nei paesi democratici.

Lo Spadolini enorme col pisellino minuscolo, non è forse un'invenzione artistica di Forattini?
Qualcuno potrebbe ritenerlo di cattivo gusto. Ma nessuno ha mai detto che Forattini ce l’ha con gli obesi. E’ questo il succo del mio intervento precedente e della mia vignetta.
Il cattivo gusto non è qualcosa di oggettivo, ma è legato ai costumi di una società ed al parere soggettivo di ogni singola persona che determina quello del Paese e da questi ne è influenzato, in un continuo feedback.

Quindi, per concludere, posso concepire le critiche sul “cattivo gusto”, ma quelle che parlano di “misoginia” o “maschilismo” sono del tutto prive di senso, come l’articolo di cui hai pubblicato il link.

Ah… dimenticavo, per me il Bagaglino non è satira, ma cazzeggio.

Moer, non vorrei più tornare sull’argomento. Perché non è mia intenzione difendere un’opera che non condivido ma di cui non chiederò mai il ritiro dal mercato.
Come nel caso del libro di Bruno Vespa. ;)

Moerandia ha detto...

Sbeffeggio ed insulto non sono la stessa cosa, difatti questa non è satira, quella di Pulci che si vede qui e quella del Bagaglino (anche l'Avanspettacolo può satireggiare, ed in più direzioni) lo sono, non questa.
In quanto alla misoginia, in un paese che si va imbarbarendo, già c'è la moda del capro espiatorio su cui riversare tutti i mali del paese, e adesso si passa direttamente a prendersela con le donne, forse ritenendole prede facili. Prima l'invidiatissima Carfagna, che non aveva la tessera della FGCI o della CGIL o via dicendo, adesso la Meloni che, essendo addirittura una ex-aenne non dovrebbe avere diritti politici o diritti politici ridotti. Addirittura una donna di quelli lì in un ministero! Subito scatta la rappresaglia di ambienti che conosciamo da decenni, ma stavolta anche una parte della sinistra è perplessa.

nicolanapoli ha detto...

giorgia è una delle poche persone che meritano solo rispetto nel centrodestra... intelligente, preparata, acculturata, appassionata, dedita al suo lavoro e anche bella.
spataro è solo un poveraccio... faccia vignette su coloro che davvero stanno affossando questo paese, pubblicizzi quelle...